C’è tanto dibattito intorno all’Intelligenza Artificiale: vi segnalo qualche risorse utile. Cambiando argomento, l’asfissia che provo a leggere le prodezza del governo ogni giorno mi ha spinto a guardare come stanno le cose nel resto del mondo e non mi sono consolata. Infine qualche segnalazione su eventi passati e futuri.
IA essere apocalittici e integrati allo stesso tempo
Come mi ha scritto un amico “uno potrebbe passare 8h al giorno a leggere cose sull’AI” in effetti ci sono talmente tanti articoli, libri, webinar e convegni che a volte ho l’impressione che non si parli d’altro. Il punto è che spesso se ne parla come qualcosa di ineluttabile e indispensabile, ma è davvero così? A volte guardando vecchi film, mi stupisco di come eravamo bravissimi a cavarcela senza smartphone, probabilmente tra dieci anni avremo la stessa senza sensazione con l’IA, anche se saremo ancora più controllati, tracciati, forse più abili a fare domande intelligenti? e fare un riassunto sarà un’abilità curiosa come saper fare calcoli complessi a mente? scopriremo che esistono modi più efficaci per imparare e ci basterà qualche minuto per padroneggiare la guida di un elicottero come in Matrix. Come sempre servirà del tempo per creare operatività sensate e modelli d’utilizzo, penso sempre alla storiella della maestra che venti anni fa faceva il dettato usando il manuale del MS-Dos, ma anche alla prof con lo studente ucraino in classe che non parla inglese e che usa chatgpt sul cellulare per comunicare con lui usando l’interfaccia vocale. E’ vero che l’IA ci facilita in molte cose, ma ci sono molti indizi che ci invitano a essere scettici e a non fidarci troppo delle BigTech. Vi condivido alcune letture:
Specchi e ricombinazioni di schegge (di parole o token) mi ha fatto venire in mente il caleidoscopio, io lo trovo un po’ ipnotico e tu?
Il lungo, dettagliato e approfondito articolo di Daniela Tafani “Omini di burro. Scuole e università al Paese dei Balocchi dell’IA generativa” affronta diversi aspetti delle IA generative, con riferimento a criticità strutturali, “L’interazione con tali sistemi non ha nulla a che vedere con l’interlocuzione con un essere umano” le risposte ottenute non sono altro che “parole che, in quanto estruse su basi probabilistiche, non hanno alcun riferimento al vero o al falso, né al giusto e all’ingiusto”; criticità ambientali dovute agli enormi consumi di energia e acqua e la conseguente prospettiva di investimenti in energia atomica; criticità economiche per l’uso di investimenti elevati di capitale di rischio che è intrinsecamente speculativo e si “caratterizza per la propensione a generare bolle” basate sulla fiducia e la credibilità, per sistemi che si rivelano inaffidabili o non funzionanti. Nell’educazione l’IA è venduta con promesse che vedono “la sorveglianza come un’attività di cura, dagli intenti benevoli e dagli effetti benefici”, la personalizzazione degli apprendimenti come “una predizione omologante” e la supposta neutralità delle piattaforme digitali che invece “strutturano forme di vita e danno e tolgono potere e opportunità alle persone”. Fornire alle scuole e alle università “estrusori di stringhe di testo probabili” significa immaginare che “l’attività dei docenti e degli studenti consista nel mero scambio di stringhe di testo”. Il rischio è di fare la fine di Pinocchio, convinto dall’omino di burro a credere nel Paese dei Balocchi e che invece è un’illusione che fa diventare asini.
Elaborazione di Dall-E: Bambino nel Paese dei Balocchi che si specchia e vede un asino
Cosa ci rende unici nell’epoca delle IA? Un articolo del New Yorker che inizia ricordandoci che un volta facevamo la gara con gli animali mentre ora ci confrontiamo con il software, alternando esaltazione e commiserazione e in questa altalena ci perdiamo, chiedendoci qual è il nostro vero valore. L’articolo recensisce due libri di scettici dell’IA. Uno ci invita a preoccuparci di più dell’IA predittiva, che definisce protocolli sanitari, assunzioni, giustizia ed è molto più usata e pervasiva di quella generativa. [Ad esempio, segnalo questo articolo sull’indicatore di fragilità che emerge dai test Invalsi: il garante della privacy ha espresso qualche preoccupazione, anche perché non è chiaro come la valutazione prodotta algoritmicamente possa essere revisionata in maniera umana.] Il secondo libro ci invita a non farci confondere dalle IA che “sentono la nostra mancanza” o “sono dispiaciute”: si tratta di specchi, che non riflettono i nostri corpi ma i nostri pensieri e non hanno virtù né vita. “Confortati dai computer che ci dicono che ci amano, dimenticheremo cos’è l’amore.” https://www.newyorker.com/culture/open-questions/in-the-age-of-ai-what-makes-people-unique (a pagamento)
Pensare come un’IA è il 100esimo post di Ethan Wollick su Substack, ed è un bignanimo sul funzionalmento dei grandi modelli linguistici (LLM) alla base di alcune IA Generative. L’articolo è in inglese ma accessibile grazie a schemi ed esempi: spiega come funzionano le risposte basate sulle predizioni e perché anche se la domanda è sempre uguale, la risposta può essere diversa e a volte produce errori (chiamati purtroppo allucinazioni). Secondo Wollick sostenere che "l'intelligenza artificiale è solo una previsione del prossimo token" non ci aiuta a capire perché l'intelligenza artificiale può produrre risultati apparentemente creativi, nuovi e interessanti. Inoltre dimostra con esempi come i dati usati come addestramento determinano la qualità degli output e che scegliendo di utilizzare esempi di stile poco diffusi, si ottengono risultati migliori perché “l'intelligenza artificiale raramente produce testo sostanziale dai suoi dati di addestramento alla lettera. Le frasi fornite dall’intelligenza artificiale sono solitamente del tutto nuove, estrapolate dai modelli linguistici appresi.” Wollick insiste che l’unico modo per rendersi conto è usare l’IA per almeno dieci ore.
Se avete esperienza di qualche risposta un po’ strana o preoccupante interagendo con le IA generative, potete fare uno screenshot della risposta e mandarlo qui, spiegando perché vi sembra strana entro il 15 novembre. I materiali opportunatamente attribuiti faranno parte di una pubblicazione e di un workshop.
Servono idee per usare IA in classe? ecco 101 idee creative disponibile liberamente #OA Book: 101 Creative Ideas to Use AI in Education
99 idee sul futuro della formazione con l’IA - Durante la Milan Digital Week il Politecnico di Milano ha radunato esperti italiani e stranieri che ideato, creato e sintetizzato nuove idee sull’insegnamento e l’apprendimento in un mondo AI based.
Marco Guastavigna mette sotto pressione tutti gli “accrocchi” per misurarne l’efficacia nel suo sito semiautomatico (nel senso che i post sono quasi del tutto generati artificialmente) . Trovate esperimenti e confronti nella creazione di mappe, video, podcast ecc.
Quest’anno un amico mi ha mandato degli auguri di compleanno molto carini e originali in forma di canzone. Se volete sentirvi un po’ cantautrici potete cimentarvi con Suno.com
ChatGPT è disponibile anche su whatsapp, https://www.microsoft.com/en-us/microsoft-copilot/for-individuals/onwhatsapp
Come sta la sua democrazia?
Vignetta di Altan, ripresa da FAcebook
Il 2024 doveva essere il banco di prova della democrazia. In Europa ci sono state elezioni a giugno e votazioni nazionali in Francia, Gran Bretagna, Belgio, Portogallo, Finlandia, Islanda, Austria, Bulgaria, Lituania, Croazia, Slovacchia, Repubblica Ceca e manca ancora la Romania. Poi in Russia, Bielorussia, Iran, Siria, India e Mexico e in tanti altri paesi negli altri continenti. Abbiamo visto la vittoria di Putin con percentuali altissime nonostante l’elevato numero di morti russi nella guerra in Ucraina, Macron che perde clamorosamente alle europee, indice nuove elezioni a urne quasi aperte, fa un’alleanza con la sinistra per bloccare la destra-destra, prende i voti della sinistra e alla fine fa un governo senza la sinistra. Il Times ha una pagina aggiornata sulle elezioni del 2024 nel mondo: ci sono presidenti miliardari, corruzione, disinformazione, oppositori uccisi, sedicenti “dittatori più fighi del mondo”. Ma il vero gran finale saranno le elezioni negli Stati Uniti il prossimo 5 novembre: l’ultima è che Musk. oltre ad orchestrare una poderosa campagna di disinformazione ai danni di Kamala Harris, ha inventato una lotteria da 1 milione di dollari al giorno per chi voterà Trump..
Quando ho visto questa vignetta di Lercio non ho riso e a te che effetto fa?
#open&education
Le sfide della matematica per il futuro, Parma, 10 settembre - ho partecipato al convegno per far conoscere la rete Open Education Italia e ho tenuto un laboratorio di un paio d’ore sull’uso delle Open Education Resources, che è stata molto seguita: per la prima volta ho realizzato che è un po’ una battaglia persa dato che poi tutto a scuola deve finire su Google
La registrazione della mattina: il video inizia con la bellissima presentazione della prof. Giulia Bini sull’uso dei meme nella matematica. Te la consiglio. A seguire il mio intervento
Cybernextgen - 10 ottobre - una mattina dedicata alle ragazze e al tema della cybersicurezza. La mia presentazione sul tema del divario di genere anche in ambito digitale, sulle nuove competenze richieste nel lavoro e su come i videogiochi potrebbero aiutare. Siamo messi piuttosto male in Italia su parità di genere e occupazione…
#recensionibrevi Il diritto di contare
Ho visto questo libro e l’ho comprato di istinto (il titolo mi ha fatto pensare al bel film “il diritto di contare”). Il libro è molto scorrevole (l’ho letto tutto di seguito) e la giornalista/autrice è bravissima a rendere le interviste parte di un unico racconto (anche un po’ autobiografico) centrato sul tema “le donne e il loro rapporto con il denaro” e “le donne e le loro madri”. Non è un manuale di educazione finanziaria, non dà particolari consigli di investimento (a parte quello di farsi un fondo pensione), ci sono tanti dati e riferimenti letterari a storiche femministe, da Donna Haraway a Angela Davis. Ho scoperto Pecuniami.it e imparato che il mio conto corrente parla di me.
#appuntamenti
L’associazione Dschola è partner associata del progetto Critical Making - che intende promuovere il pensiero critico sulle STEM. Se non siete troppo distanti da Torino, vi invito ad iscrivervi al corso gratuito esclusivamente in presenza realizzato dal Politecnico di Torino che inizia il 30 ottobre. In breve, si tratta di un’esperienza di apprendimento che combina la realizzazione di progetti concreti e significativi con un approccio critico alla tecnologia per analizzare e contrastare la disinformazione. Utilizzeremo strumenti innovativi e lavoreremo insieme in un ambiente inclusivo e stimolante. L'obiettivo è che tu possa portare in classe l’esperienza che avrai vissuto, con un forte focus sul Making e il Learning by Doing. Il corso è rivolto agli insegnanti di scuola secondaria. Per ogni informazione scrivi a tllab@polito.it oppure iscriviti al corso