Come si fa a dare torto a chi vuole stare fuori dal mondo? E’ difficile sopportare di essere circondati dalle guerre con i loro orrori e le loro incomprensibili ragioni. Si rischia di rovinarsi il fegato. La tv non aiuta a capire: sorbirsi dibattiti farneticanti degli stessi che scrivono su giornali o vedere notiziari dettati dalla politica. La comunicazione tra pari era una bella favoletta: non più aggiornamenti da “contatti”, ma un sacco di video che nella loro idiozia ti sciacquano il cervello o ti espongono a notizie fuorvianti o false.
E allora quando un amico, ti dice “Giambruno, chi?” pensi che sì, lui è un tipo eccentrico e poi effettivamente si chi se ne frega. Ma quando un’altra amica in un altro contesto ti dice “Giorgia, chi?” cominci a vacillare. Come Giorgia chi? La - anzi no, scusa- IL presidente del consiglio “ah ho capito, ma a me non interessa la politica”
Beh allora ciao. Per fortuna ci restano i meme, che sia una pesca o una commissione sull’IA: ogni storia complessa può essere ridotta ad una foto e una frase buffa. Nessuno sforzo, massimo risultato.
I futuri preferiti
Quando ho iniziato il mio primo lavoro vero mi hanno detto che avremmo migliorato la pubblica amministrazione e per farmi capire meglio, il concetto era: eviteremo alla vecchina di dover girare tutta la città per prenotare un esame medico. Effettivamente molti anni dopo, la vecchina può comodamente scoprire online che dovrà aspettare un anno per fare un esame con la sanità pubblica.
Lasciamo un mondo migliore o peggiore di quello che abbiamo trovato? Ha senso essere ancora ottimisti?
Ultimamente sembra che il pessimismo si venda meglio. Il covid ha dato una bella botta all’ottimismo del “tutto andrà bene” e non ci crede più nessuno. Elon Musk, grande sostenitore dell’ottimismo e esploratore di frontiere tecnologiche firma lettere per bloccare l’intelligenza artificiale che evitare all’estinzione dell’umanità. Persino Barbie diventa triste nel suo film, un po’ fintamente impegnato. (nota a lato - consiglio la lettura di quest’articolo Essere e gadget Cosa resta di Barbenheimer e delle profezie di Günther Anders ora che abbiamo consumato il prodotto)
Insomma dovremmo essere al tempo stesso pessimisti-realisti sul riconoscere i problemi dell’ambiente, della politica, della convivenza umana e ottimisti-soluzionisti per cercare vie d’uscita, aggiustamenti.
Un paio di mesi ho seguito un webinar dell’Institute For The Future: confesso che l’unica cosa che mi interessava era ascoltare Jane Mc Gonigal. Lei è una game designer un po’ particolare: immagina i giochi come strumenti per creare realtà alternative e pensa persino di poter cambiare il mondo con i giochi. Se non la conoscete potete guardare i suoi due interventi TED “Gaming can make a better world” oppure “The Game that can give you 10 extra years of life”
Nel webinar ha presentato il suo ultimo progetto: gli ottimisti urgenti. Ispirata dal libro “Utopia per realisti: Come costruire davvero il mondo ideale” (una recensione qui), ha scritto anche lei un libro intitolato “Imaginable: How to See the Future Coming and Feel Ready for Anything, Even Things that Seem Impossible Today” e poi si è inventata gli “ottimisti urgenti”
“L’ottimismo urgente è il desiderio di agire immediatamente per affrontare un ostacolo, combinato con la convinzione di avere una ragionevole speranza di successo”.
Gli ottimisti urgenti sono quelli che pensano di poter contribuire a cambiare le cose, in un tempo medio lungo. Esiste una community che lavora per immaginare futuri alternativi possibili: ogni mese i membri riflettono su un nuovo scenario e poi condividono le esperienze online. Ogni anno fanno un evento che si chiama “10 giorni nel futuro”. Allenarsi a immaginare come cambiare nel futuro, anche se oggi sembra impossibile, avere speranze realistiche bilanciando immaginazione negativa e positiva, alimentare la sensazione di poter avere un impatto sul futuro agendo oggi sono le tre forze che si sviluppano attraverso le attività che lei propone.
Per partecipare è necessario pagare e pure se capisco che questo aumenta la motivazione, non ho ancora deciso se aderire o meno. Per ora vorrei seguire il suo corso su Coursera.. vi racconterò del mio percorso per riconquistare una visione del futuro meno deprimente.
#nonceunfilmchemipiace Io Capitano
Poche volte mi è capitato di leggere una recensione e decidere all’istante di andare al cinema. Una decisione che si è dimostrata vincente: consigliatissimo film a chiunque, soprattutto a quelli che si chiedono perché le persone partono sapendo di rischiare la vita. Garrone ha una capacità incredibile di non essere retorico, di raccontare la scelta di due ragazzi che vogliono affrontare un viaggio, che diciamolo non sono ne perseguitati ne particolarmente sfortunati ma vogliono affrontare il mondo, nonostante siano scoraggiati. I protagonisti “restano umani” nel loro viaggio fino alla fine. Non perdetelo.
Se invece volete vedere una serie stramba, vi consiglio Deadloch. Ambientata in Tasmania inizia come una parodia prima di diventare un thriller avvincente ed esilarante al tempo stesso.
#educazione
Ho scritto un articolo sul numero speciale IA e Didattica di Bricks sulle Linee guida internazionali sul tema IA ed Educazione. L’intero numero si trova qui
Grazie all’Università di Torino e all’Istituto Alfieri di Asti ho tenuto una lezione del corso “Chi ha paura delle intelligenze artificiali (generative)”. Le mie slide sono disponibili su Zenodo
Domani 27 ottobre 2023, si terrà il convegno su IA & Scuola, “L’IA entra a scuola ma non passa dalla porta” che abbiamo organizzato come Dschola in collaborazione con MCE. E’ ancora possibile iscriversi alla plenaria del mattino e ai laboratori del pomeriggio qui
#wikipedia
Wiki Loves Monuments è il concorso fotografico piu’ grande del mondo che ogni anno Wikipedia organizza per valorizzare monumenti. Esistono poi edizioni nazionali e regionali. Il senso del concorso, soprattutto in Italia, dove esiste il diritto di panorama è quello di “liberare” monumenti, castelli, bellezze naturali. Quest’anno il tema erano le chiese. Forse non tutti sanno che… in Italia la riproduzione dei beni culturali non è sempre libera e che anzi da un punto di vista legislativo si sta retrocedendo. Quest’anno le fotografie che partecipano al concorso sono più di 52 mila (circa il doppio del 2022) e più di 1000 i partecipanti la premiazione nazionale si terrà il 2 dicembre a Roma. Anche l’edizione regionale Piemonte e Valle d’Aosta è andata molto bene .. la giuria locale è al lavoro e seguiranno aggiornamenti sui premi regionali.