Lapilli #24 Dentro e fuori la scuola
Come vivono gli studenti la scuola, donne per le donne a teatro, i film degli oscar.
Come va? non sottovalutate la mia domanda. Questo Lapilli è dedicato ad amiche e amici e a tutti coloro che sono preoccupati per la loro salute, vi abbraccio forte.
Succedono cose incomprensibili: si pensa di costruire un ponte - molto ardito ”il più lungo del mondo” di quel tipo, che la popolazione locale non ha chiesto, non si coinvolgono i comuni, nonostante si preveda di espropriare terreni e spianare case. Si spendono milioni in gran fretta, per dotare le scuole di attrezzature digitali e contemporaneamente si vieta l’uso degli smartphone anche a fini didattici. Si fa una retromarcia sulla valutazione alla primarie a tre anni dall’ultima modifica Si lancia un liceo del made in Italy a cui non si iscrive nessuno perché non si sa neanche quali saranno le materie. Si propone che in caso di occupazione con danni alla scuola, ci sia la presunzione di colpevolezza degli studenti presenti. Si manganellano gli studenti disarmati dopo averli chiusi in un budello perché chiedono di fermare una guerra. Ma su questo il Ministro dell’Istruzione e del Merito non ha detto una parola .
Fuori e dentro la scuola
La scorsa settimana ho partecipato ad un incontro con studenti di una scuola secondaria per ragionare con loro di come vivono la scuola. L’incontro fa parte di un percorso sperimentale costruito con insegnanti molto disponibili, in una scuola guidata da una Dirigente eccezionale. Si tratta di lavorare per costruire fiducia tra studenti e tra studenti e insegnanti, facendo emergere le emozioni, i sogni e cercando di unire il dentro e fuori la scuola, anche per riconoscere passioni e talenti che dentro la scuola non emergono. Crediamo che sia necessario un lavoro di “ricucitura”.
Qualcosa di simile era stato fatto un paio di anni fa con “Good Game” il progetto di Civiltà Digitale (qui podcast con interviste che raccontano vari punti di vista di chi era stato coinvolto da Enrico Gentina), dove si è indagato come attraverso i videogiochi si sviluppano competenze che tornano utili nella vita, e quindi non è una perdita di tempo.
Ma torniamo all’incontro: passiamo un paio d’ore con una classe e le successive due con un’altra, in cui chiediamo come vivono la scuola. Qualcuno ha definito la scuola una “bolla”, un mondo che non comunica con l’esterno: vorrebbero parlare di cosa capita nel mondo guerre, discriminazioni razziali, femminicidi. Al tempo stesso però non hanno mai chiesto questi spazi agli insegnanti, anche se è una scuola dove si sta bene ed è molto amata. In un successivo sondaggio, chiedono “dialogo, passione, musica, relazione, sport”. Qualcuno si lamenta che ci sono poche ore ginnastica, mentre il loro prof un po’ si lamenta della scarsa partecipazione. Alla scuola chiedono orientamento, con informazioni pratiche: come funziona l’università, come ci si iscrive, come si frequenta, quali alternative ci sono. Parliamo dei voti, “ci preparano ad essere giudicati” dicono, e questo crea destabilizzazione, e poi dipende dalla disciplina “un numero mi sta bene se mi valutano di matematica”. Mi chiedo se è a questo che deve servire il voto. C’è chi ci racconta di modelli alternativi all’estero, dove la valutazione è fatta di test e quiz, che si possono ripetere finché non si superano, senza penalità.. E’ così si disinnesca l’ansia e la paura. E poi scopriamo che la vita extrascolastica non è sempre quella m più divertente, anzi a volta si cerca di portare la scuola fuori, perché “i miei amici se la sognano questa scuola”. Ci salutiamo ma non finisce qui: questo incontro era una tappa importante di un progetto che si snoda su tre anni cui attraverso le loro “scritture ricorsive” terranno traccia del loro percorso.
Svelarsi
“Uno spettacolo rivolto alle donne o a chi si sente tale” Uno spettacolo/happening teatrale/pigiama party/sabbah con la regia di Silvia Gallerano e prodotto da Michela Cescon. Sette donne che si raccontano ad un pubblico di donne, prendendo di mira le nostre idiosincrasie: l’incapacità di raccontare i propri talenti senza sminuirli, il camuffare la competizione perché non sta bene, quel dettaglio del proprio corpo che proprio non si sopporta, riflettersi nella propria madre, i nostri mille sensi di colpa… in un crescendo in cui alla fine siamo tutte coinvolte a raccontarci e a ballare. Si pensa, si ride, si balla e poi sedute in cerchio sul palcoscenico si racconta alle attrici e alla regista, come lo spettacolo ha risuonato in noi stesse. Grazie a mi chi mi ci ha portato! Raccomandato anche per ricordarci che la nudità è anche liberazione.
A chi va il tuo l’Oscar quest’anno?
C’è chi dice che Barbie e Povere Creature siano quasi lo stesso film perché raccontano la stessa storia di un personaggio femminile che fugge da un mondo protetto e asfittico per diventare una creatura autodeterminata. Pur essendo entrambi ottimi film, non mi hanno emozionato: Barbie con il suo tiktok style ha avuto l’innegabile pregio di portare al cinema le ragazze, mentre Bella, con il suo mondo immaginario post punk, è fortemente condizionata dall’immaginario maschile. Se guardiamo ad Oppenheimer con la stessa lente, di nuovo siamo di fronte ad un film sessista che celebra gli Stati Uniti. Non vedo l’ora di leggere “La donna della bomba atomica” scritto da Gabriella Greyson ispirata proprio dalla colpevole assenza delle donne nel film di Nolan. Altman (il fondatore di OpenAI - ChatGPT) a gennaio 23 si è paragonato a Oppenheimer citandolo: il film sembra dirci che anche se l’IA ci appare una forza oscura e distruttiva, l’importante è arrivarci prima degli altri. Non capisco la candidatura “The Holdovers – Lezioni di vita” un bel film come altri sul tema “l’insegnante burbero che poi si scopre essere il migliore educatore”, forse un omaggio alla carriera a Paul Giamatti. Spero che Past Lives vinca il premio migliore sceneggiatura, perché i dialoghi sono la parte migliore, un film romantico e molto bello. Ma soprattutto spero che Io Capitano vinca tutti gli Oscar possibili, perché è una storia di illusioni, speranze, sofferenza ma soprattutto di amicizia, come unica possibilità di sopravvivenza.
Appuntamenti
28 febbraio 2024, ore 17 - secondo appuntamento di Conversioni - i webinar che propongo con Sapere digitale. Ospite Simone Aliprandi - avvocato ed esperto di diritto d’autore, che ci parlerà del Il cortocircuito della creatività artificiale. Parleremo dei contenuti generati dai sistemi di Intelligenza Artificiale, della loro originalità e conseguente proteggibilità.
La partecipazione è gratuita ma è necessario registrarsi per ricevere il link della diretta a questo form di iscrizione.
29 febbraio 2024, ore 9 - partecipo all’evento dell’ ILO - International Labour Organization dedicato all’Apprendistato di Qualità. Saro la moderatrice del panel sul tema Eguaglianza, Inclusione e Diversità in cui spero di riuscire a mettere in evidenza l’importanza dell’Open Education. E’ possibile seguire tutto l’evento online gratuitamente, ma è necessario registrarsi.
20 marzo 2024 ore 17, terzo appuntamento di Conversioni con Iolanda Pensa, Presidente di Wikimedia Italia parleremo del progetto Empowering Italian GLAMs che ha invitato nel 2022-2024 tutti i musei italiani nell’adottare l’open access. La partecipazione è gratuita ma è necessario registrarsi per ricevere il link della diretta a questo form di iscrizione
3 aprile 2024 ore 17, un appuntamento extra di Conversioni! sul tema videogiochi in biblioteca, per contrastare le fake news con Lucia Coletti e Matteo Uggeri di Fondazione Politenico Milano. SE volete potete leggere il mio articolo che ne parla sempre su Sapere Digitale.
11 aprile 2024 ore 16, Evento finale del progetto KidsLab4Sustainability presso la Fondazione Politecnico di Milano. Come far crescere nei bambini della scuola dell’infanzia la passione per la scienza e la sostenibilità, adottando l’educazione all’aperto. Partecipa tra gli alarti Danilo Casertano, fondatore della Scuola del Mare e del Bosco. Evento gratuito con registrazione obbligatoria.
Come sempre, scrivetemi cosa ne pensate.