Lapilli #3 - Generazione Alpha
Che lavoro faranno da grandi - gli stereotipi a 5 anni; il digitale e la generazione alpha; valorizzare i lapilli
Questo è il numero TRE della newsletter Lapilli del 14 marzo 2021 a cura di Eleonora Pantò (con l’aiuto di tutti coloro che sono citati)
Che lavoro faranno da grandi?
Generazione Alpha
Lapilli vulcanici: che farne
Cose strane e gadget
Che lavoro faranno da grandi?
Come ti immaginavi quando eri piccola? anche tu stai facendo un lavoro che quando eri piccola non esisteva ancora?
L’OCSE ha effettuato uno studio su 4000 bambine e bambini per chiedere loro che lavoro vorranno fare da grande: il report THE FUTURE AT FIVE: Gendered aspirations of five-year-olds, Le ricerche dimostrano che i bambini a 5 anni hanno già abbastanza chiaro il mondo che hanno intorno e che le loro aspirazioni a quell’età siano più predittive delle future scelte professionali di quanto non lo siano più avanti (lo dichiara Andreas Schleicher nel webinar di presentazione dello studio).
Dallo studio emerge che a 5 anni i ruoli di genere sono già abbastanza determinati e - per quanto riguarda le aspirazioni contano meno della condizione socio economica. Le bambine e i bambini sono molto orientati dal contesto che vivono e scelgono professioni vicine a quelle dei famigliari.
I bambini sono molto più tradizionalisti nelle loro scelte rispetto alle loro coetanee che invece sono molto interessate a ricoprire professioni dominate dagli uomini. Il lavoro più ambito dalle bambine è l’insegnante, per i bambini il poliziotto. Le bambine tendono a preferire professioni legate alla cura e all’arte e i bambini scelgono atletica e sport. Chi ha maggiori capacità linguistiche aspira a fare la scienziata o l’ingegnere, mentre chi è più dotato sul piano socio emotivo aspira a lavori di cura.
Per ampliare gli orizzonti delle bambine e dei bambini, si possono leggere insieme a loro storie che vadano oltre la divisione tradizionale dei ruoli.
Nonostante Richard Scarry avesse aggiornato i suoi libri togliendo riferimenti sessisti (qui c’e tutta la serie ) già molti anni fa, esistono ancora molti testi scolastici che li ripropongono tanto che l’On. Fusacchia ha depositato un progetto di legge per contrastarli.
E già che ci siamo, vale la pena di leggere i risultati di questa indagine del 2020 su 3700 adolescenti …
I risultati confermano la presenza di una pronunciata stereotipia di genere, per la quale 4 adolescenti su 10 ancora ritengono che debba essere l’uomo a mantenere la famiglia (affermano ciò anche il 25% delle studentesse) e 1 maschio su 4 che l’uomo debba comandare in casa. Tra i vari temi affrontati, è di interesse anche la lettura di genere che gli studenti offrono del tradimento nelle coppie: 1 maschio su 5 pensa che il tradimento femminile sia più grave di quello maschile. D’altra parte un’assunzione certamente positiva e che indica il superamento di uno dei più classici stereotipi è invece la constatazione che l’uomo non solo può, ma deve, svolgere le faccende domestiche.
Grazie Richard, almeno sull’ultimo punto ci hai dato una mano
Generazione Alpha
Sono molto contenta di annunciare questi webinar organizzati per la Città di Torino su un tema che seguo da tempo e cioè le conseguenze dell’uso del digitale sui piccolini e soprattutto su come rendere i genitori più consapevoli delle loro azioni in questo senso. Il prof. Rivoltella ha fatto un’ottima azione di divulgazione dell’opera di Serge Tisseron anche attraverso il MOOC organizzato per la Cattolica “3-6-9-12 Crescere con gli schermi digitali” arrivato alla IV edizione. In cinque incontri affronteremo temi come digitale si/no, alfabetizzazione digitale dei bambini, come ricercare contenuti digitali adatti, come tutelare i bambini dall’uso dei loro dati e come far creare a loro fiabe digitali. Ringrazio l’Assessora Antonietta Di Martino, Barbara Bruschi, Fabio Nascimbeni, Silvia Carbotti, Giovanna Mascheroni e Alberto Barbero per aver reso possibile il progetto.
I bambini della generazione Alpha sono quelli nati e che nasceranno fra il 2010 e il 2025, e sono stati denominati così da Mark Kringer, demografo australiano. Sono bambini che non conoscono un mondo senza il digitale, sono i figli dei Millennial, la generazione che ha decretato il successo dei social media come Facebook e i suoi predecessori. A questa generazione appartengono alcuni cosiddetti kid-influencer che hanno già costruito imperi economici prima di compiere 10 anni.
Si inizia 25 marzo - iscrizioni qui, fate girare la voce a chi può essere interessato!
Lapilli vulcanici che farne?
L’Etna ha dato il via a questa newsletter a febbraio e ci ha tenuto con il fiato sospeso per tutto questo mese, con 12 “parossismi”, eruzioni con colonne di fumo fino a 12 km, visibili fino a Roma, l’ultimo segnalata il 12 marzo dall’'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo .
Fortunatamente non ci sono state colate laviche pericolose, i fenomeni piroclastici o “lapilli” appunto sono stati intensi.
A Giarre, sono cadute 12 mila tonnellate di lapilli, 6 kg per metro quadro, creando non pochi disagi per la popolazione e danni economici ingenti: una cortina nera ha ricoperto l’intero paese.
Anche lo smaltimento di questa ingente quantità di materiale è un problema e non sanno dove stoccarlo. Si tratta di materiale che ha utilizzo per il giardinaggio ma mi pare molto più interessante la proposta MAssimo Osanna direttore generale dei Musei di Pompei
Nei depositi, ha detto Osanna, “ci sono quintali e quintali di lapilli, che adesso sono accumulati nell’area non scavata. A me piacerebbe (non ci sono ancora riuscito) di farci un progetto di valorizzazione: vorrei venderli, come gadget. Bottigliette con i lapilli dentro e venderle. Non ci sono riuscito perché non ho avuto il tempo materiale di dedicarmi, perché è un problema abbastanza complesso, tant’è che a un certo punto c’è stato anche un episodio in cui dovevamo portare questi lapilli in Bulgaria dove c’era il set per il nostro film che si stava realizzando, ma con i funzionari ci siamo bloccati perché abbiamo pensati che li avrebbero bloccati alla dogana. Abbiamo quindi desistito”. I lapilli, ha proseguito Osanna, “prima venivano lasciati alle ditte, che credo ci facessero anche un po’ di lucro, perché è materiale importante per l’edilizia, invece sarebbe bello valorizzarlo anche in questa maniera”.
Del resto a Berlino, mi sono comprata un pezzetto di Muro….
Extension Floreali
Che ne dite di queste extension? capelli stampati a motivi floreali.. cosa vi mettereste in testa potendo scegliere?
All images © Alexis Ferrer/Rafael Andreu
As a way to extend the floral designs woven into garments, Barcelona-based stylist Alexis Ferrer has developed a printing method that embellishes blunt bobs and Marcel waves with rich, colorful patterns inspired by the “best fabrics for the French bourgeoisie during the XVIII century.” The resulting series is titled La Favorite—it was photographed by Rafael Andreu and features models Emma Fuhrmann, Camila Ferreyro, and Patrizia Lombardo—and merges Baroque-style motifs with modern technology, marking blonde extensions with peonies, butterflies, and birds through a digital process that’s taken years to develop.
Per estendere i disegni floreali intessuti negli indumenti, lo stilista barcellonese Alexis Ferrer ha sviluppato un metodo di stampa che abbellisce i bob smussati e le onde di Marcel con motivi ricchi e colorati ispirati ai “migliori tessuti per la borghesia francese del XVIII secolo. " La serie risultante si intitola La Favorite - è stata fotografata da Rafael Andreu e presenta le modelle Emma Fuhrmann, Camila Ferreyro e Patrizia Lombardo - e fonde motivi in stile barocco con la tecnologia moderna, contrassegnando le estensioni bionde con peonie, farfalle e uccelli attraverso un digitale processo che ha richiesto anni per svilupparsi.