Lapilli #4 - Panico Morale
I fiori che annunciano la primavera, cos'è il panico morale, un'indagine internazionale sulle aspettative delle famiglie verso la scuola
Questo è il numero 4 della newsletter Lapilli del 23 marzo 2021
Questa settimana parliamo di:
Fiori che annunciano la primavera
La fabbrica del panico morale
Cosa si aspettano dalla scuola le famiglie
Dog Film Festival
I fiori che fanno la primavera
Se siete fortunati avete un giardino o semplicemente un prato, anche con passeggiate urbane la primavera si svela e un tappeto di primule o di violette all’ombra di grandi alberi ci stupisce. Nel parco dietro caso ci sono i prunus fioriti di rosa e anche sul mio balcone sono fioriti i primi timidi gelsomini, le buganville. Chi invece va per boschi, si ricordi che non si possono raccogliere i bucaneve che è una specie a rischio di estinzione, e si goda i bellissimi denti di cane e gli anemoni fegatelli: per approfondire ecco l’articolo di Piemonte Parchi.
Foto di Raffaella Amelotti per Piemonte Parchi.
La fabbrica del panico morale
Ho letto un bell’articolo di Viola Nicolucci e Tiziana Metitieri sui videogame, dove paragonano la disinformazione sugli effetti nefasti dei videogame, a quanto si diceva molti anni fa sui fumetti. E così mi è venuta in mente l’espressione panico morale e mi sono chiesta se oltre ai fumetti quali altri media l’avessero scatenato e ho scritto un post un pò più lungo che trovi qui
Cosa chiedono le famiglie ai sistemi educativi
In questi giorni di DAD forzata, in cui studenti e famiglie (ma saranno la maggioranza?) insistono per la riapertura delle scuole, viene da pensare che insomma la scuola e gli insegnanti non sono poi così terribili, giusto?
Secondo quanto scrive Raimo nel suo articolo lunghissimo e forse un po’ dispersivo, la scuola però viene raccontata sui media soprattutto per gli aspetti organizzativi ma non c’è ancora uno studio che ci dica come sono andate davvero le cose, e anzi alla fine dice che le famiglie hanno perso fiducia nella scuola e sono in aumento scuole parentali e affini. Penso che sia un pò troppo presto per trarre conclusioni..
Forse sarebbe davvero interessante approfondire un po’ cosa pensano le famiglie: in questo senso mi pare interessante questa indagine intitolata "“KNOW YOUR PARENTS A global study of family beliefs, motivations, and sources of information on schooling” a cura di Rebecca Winthrop and Mahsa Ershad- Si tratta di un studio svolto fra maggio 2020 e gennaio 2021 che ha intervistato quasi 25.000 genitori in 10 paesi sulle convinzioni, le motivazioni e su come le famiglie si informano in merito all’educazione dei loro figli.
Alcuni punti chiave:
La maggior parte dei genitori desidera un "nuovo" tipo di educazione per i propri figli che sia di natura interattiva e sociale e supporti il loro sviluppo socio-emotivo e accademico.
Gli insegnanti svolgono un ruolo centrale nel plasmare le convinzioni dei genitori su ciò che rende un'istruzione di qualità.
I responsabili delle decisioni in materia di istruzione devono conoscere i genitori nella loro giurisdizione per costruire solide partnership familiari e orientare il cambiamento
Riporto il grafico che risponde alla domanda: Per le famiglie qual è lo scopo principale dell’educazione? La crescita personale, la preparazione agli studi secondari, essere buoni cittadini. Tema che poi è ancora approfondito anche sugli insegnanti.
Domanda: Le famiglie preferiscono pedagogia tradizionale o innovativa?
qui Il sito del report
DOG Film Festival
Per amanti dei cani, arriva il film festival
“Dog Film Festival è la rassegna cinematografica e letteraria italiana che promuove come valore culturale il sistema affettivo, empatico e relazionale che lega cane ed essere umano.
Dog Film Festival mette il cane al centro dello spettacolo, lo premia e, insieme a lui, premia il mondo produttivo, creativo e culturale che lo rende protagonista.
Oltre 7 milioni di cani migliorano la vita degli italiani, ne influenzano impiego del tempo e consumi e ne promuovono un rapporto sostenibile con la natura: Dog Film Festival è un omaggio a loro e alle loro famiglie.”
C’è tempo fino al 30 maggio per partecipare -