Ho letto che in Qatar hanno votato per non votare più e mi è sembrato quantomeno bizzarro, ma leggendo l’articolo e non solo il titolo, ho capito che tutto va sempre contestualizzato. Per questo non si può sentire “mi daranno della razzista”, “Assessora, capatrena, presidenta... A me va bene il presidente” (ricordiamo la proposta di legge per la multa sui femminili?), “zecche rosse”, “ il patriarcato è finito nel 1975” ma.. come dice Moretti, “quando cambi una parola cambia tutto” perché le parole sono potenti, ci stimolano direttamente delle reazioni, come ci insegna la psicologia con il priming; dobbiamo difenderci da questa intossicazione lessicale, rifiutando significati e significanti e ricreandoli. Da quanto non sentiamo le parole solidarietà, accoglienza, equità, PACE.
Se l’aveste perso vi consiglio questo breve monologo di Massimo Recalcati sulla parola in cui descrive la parola come luce, come proiettile e come appuntamento mancato.
Bluesky vs X/Twitter
Nel 2022 pensavo che l’elefante di Mastodon avrebbe raccolto i delusi dalla nuova gestione Musk. In questi due anni, X è diventato il megafono di Elon Musk e della sua ideologia. Nel frattempo Bluesky, un progetto avviato alla precedente gestione Twitter, ha continuato a crescere e oggi si può dire che ne sia il legittimo erede: in questo mese ha superato i 20 milioni di utenti (sempre pochi rispetto ai 350 milioni di X). Dopo le elezioni in US è stato pubblicata una ricerca che dimostra gli algoritmi di X/Twitter sono stati manipolati per favorire l’elezione del presidente entrante: una notizia che non ci coglie di sorpresa. Insomma il placido Bluesky dove per circa 2 anni non è capitato quasi nulla, si è improvvisamente animato grazie alla migrazione di giornali e giornalisti, e anche l’utenza italoparlante è cresciuta significativamente.
Se siete interessati a provarlo, quest’articolo di Wired è molto utile perché fornisce le informazioni di base per iniziare. Con il servizio Sky Follower Bridge potete scoprire se le persone che seguite su Twitter sono anche su Bluesky e quindi seguirli anche li, consigliano di sbrigarsi perché X ha interesse a renderlo inutilizzabile. La cosa più utile per trovare account interessanti su bluesky sono gli “starter packs” che a me ricordano molto le “liste” di Twitter: sono elenchi di account raggruppati per interesse, alcune elencate nel già citato articolo di Wired, ma sono tutte ricercabili qui. @epanto.bsky.social e @Puntopanto@mastodon.uno
Come immaginano la scuola del futuro gli adolescenti?
Si parla molto dell’impatto di ChatGPT e simili sull’educazione: per questo alcuni ricercatori hanno analizzato 70 possibili scuole del futuro, sulla base di 18 rapporti settoriali. I rapporti sono focalizzati su aspetti tecnologici con previsioni di agenti di apprendimento, insegnanti virtuali e valutazioni automatizzate, senza tenere in conto altri fattori sociali ed economici, come la crisi climatica e lo smisurato aumento dell’uso dell’IA con il suo impatto sui consumi energetici. Né si considera l’impatto e le reazioni degli studenti. La Monash Tech School ha coinvolto 70 studenti tra i 12 e i 13 anni nella creazione di scenari di scuole del futuro, Gli studenti hanno seguito un programma di tre giorni su "AI Energy Futures" e hanno studiato come l'intelligenza artificiale e il consumo energetico possano cambiare il loro ambiente scolastico.
Hanno avuto scenari di esempio, e ne hanno creato altri in cui oltre all’IA, hanno trovato un posto la sostenibilità e le relazioni umane. Hanno immaginato come poter frequentare la scuola durante un’ondata di caldo anomalo, gestendo i consumi energetici e usando l’IA. Sono venuti fuori tre scenari che sono stati illustrati da un professionista. Questo è il mio preferito.
Costruire prompt come template: GPT
Cito spesso Ethan Mollick nei miei post su IA: apprezzo il suo approccio di carattere sperimentale all’uso dell’IA (e di ChatGPT soprattutto) nell’educazione, basato su consigli ed esperienze pratiche. In questo suo articolo p spiega come creare dei “template” di prompt utili per gli insegnanti. In pratica si tratta di costruire una sequenza di azioni per compiti ricorrenti, quali ad esempio costruire un piano per una unità didattica/lezione, quiz, ecc. ChatGPT si comporterà come un assistente, che attraverso una serie di domande (da voi impostate), vi guiderà nella creazione dell’artefatto. Il processo con cui questi template (GPT) si creano è iterativo, si possono aggiungere elementi, cambiare e migliorare fino a che non li riteniamo soddisfacenti. Questi template/prompt sono condivisibili: questo è il GPT “Assistente del docente” descritto nell’articolo https://chatgpt.com/g/g-ck4wESI9U-teaching-assistant-blueprint-maker (ovvio dovete avere un vostro profilo). Sto leggendo il suo libro Co-Intelligence: Living and Working with AI e mi sono iscritta al suo corso su Coursera, AI in Education: Leveraging ChatGPT for Teaching
Il corso è piuttosto semplice e veloce, ci sono 4 moduli, in cui sono forniti consigli su come costruire prompt efficaci, ricordando che non dobbiamo usare chatgpt come un’alternativa a google; come usare GPT con funzioni di tutor agli studenti e , volendo, usarli anche a scopi valutativi perché le conversazioni sono condivisibili; e infine come creare un GPT. Attenzione perché questo è possibile solo con ChatGPT plus (a pagamento). La cosa che mi è piaciuta di più è il suggerimento di ChatGPT, pensando ad un collega da istruire e che ogni volta dimentica tutto quello che gli avete detto prima.
Petizione: Non distruggete i videogame
Attraverso ECI - European Citizen Initiative - forum si possono lanciare petizioni a livello europeo. Al raggiungimento di 1 milione di firme, la Commissione Europea prende in considerazione l’iniziativa. Al momento ci sono una ventina di campagne attive, la più vicina all’obiettivo è My Voice, My Choice: For Safe And Accessible Abortion che ha raggiunto 875 mila firme e si potrà firmare fino ad Aprile 25, per chiedere che l’Europa sostenga anche economicamente i Paesi per dare la possibilità di abortire in modo sicuro.
La campagna Stop Destroying Videogames ha raccolto 390 mila firma ed è aperta fino a Luglio 25, che chiede che le aziende smettano di cancellare e distruggere i videogiochi che non sono più supportati dalle aziende, perché di fatto questo si configura come un furto per chi li ha acquistati, ma di lasciarli in modalità giocabile.
Il senso del possesso che fu pre-alessandrino
Ma cosa voleva dire Battiato con questo verso nella sua canzone “Il sentimiento nuevo?” finalmente ho trovato una spiegazione qui
“L’amante stilnovista non desidera possedere la sua amata, non osa nemmeno pensarlo: tutto ciò che vuole fare è contemplarla e struggersi. Insomma con lo Stil Novo, e quindi con il verso alessandrino, il senso del possesso cessa di esistere.”
A leggere il rapporto della fondazione Libellula gli adolescenti sono all’opposto dello stilnovo nelle loro relazioni, e il senso del possesso ce l’hanno molto forte,
Pubblicato ad ottobre 24 l’ebook Senza Confini contiene i risultati dell’indagine che ha coinvolto circa 1600 adolescenti tra i 14 e 19 anni, sui temi legati alle relazioni e alla violenza di genere. Secondo il rapporto, 1 adolescente su quattro non considera violenza toccare o baciare qualcuno senza il consenso, 1 su tre considera normale che un maschio sia più interessato al sesso, mentre metà del campione crede che una donna abbia bisogno di essere protetta da un uomo. Il 14% dei ragazzi (rispetto al 2% delle ragazze) non considera violenza costringere qualcuno a un rapporto sessuale. Anche il 19% dei ragazzi e il 4% delle ragazze non ritengono sia violenza lanciare oggetti contro il partner durante un litigio. Per un ragazzo su due la gelosia è un segno d’amore. Un adolescente su tre pensa che le ragazze dicono di no, ma in realtà intendono si. Una sintesi del rapporto si puo’ leggere anche su AlleyOp
#recensioni brevi “Non farti fottere”
Il tema del porno online e delle aspettative che crea negli adolescenti, era già emerso nel “In Real life” documentario realizzato da Beeban Kidrom (la regista di Victoria e Abdule e Bridget Jones) nel 2013: da quell’esperienza è nata la fondazione 5Rights che si occupa di sicurezza dei minori online.
Pubblicato ad Aprile 2024, il libro di Lilli Gruber fornisce moltissimi dati sulla porn economy. Uno degli aspetti chiave del libro è dedicato ai giovanissi: il porno online è la prima e quasi unica forma di educazione sessuale. Secondo una ricerca del 2022 che ha coinvolto 1300 ragazze e ragazzi tra i 13 e i 17 anni, negli Stati Uniti, il primo accesso al porno online avviene a 12 anni. Secondo i dati OIL (Organizzazione mondiale del lavoro), su 28 milioni di persone in schiavitù, ci sono 6,3 milioni di donne costrette a prostituirsi o sottoposte ad altre forme di lavoro sessuale come la pornografia. Il 52% del campione della ricerca sopracitata «è stata esposta a forme di pornografia aggressiva e/o violenta e ha assistito a “stupro, soffocamento o sofferenza”. Ad appena a uno su tre è sembrato che ci fosse consenso e il 21% “credeva che alla maggioranza delle persone piaccia essere picchiato durante il sesso”. Le donne sono prede e lo stupro di gruppo molto gettonato. La prof.ssa Alessandra Graziottin sostiene che la pornografia rende le persone come oggetti da usare. Interessante l’intervista alla studentessa su Only Fans che dichiara di voler utilizzare l’esperienza per le sue ricerche accademiche. Il libro affronta anche il tema delle plastiche genitali, motivato dal confronto sui social, i deep fake creati anche a insaputa delle protagoniste e il mercato dei dati personali: il 93% dei 22484 siti analizzati vende i dati a terzi. Rimedi? una proposta è rendere il porno online accessibile esclusivamente a pagamento, per creare una barriera all’accesso dei più piccoli e ovviamente “Battersi per l’educazione al sesso nelle scuole significa battersi per la libertà e la felicità delle nuove generazioni, e mettere un freno all’ignoranza e alla violenza”.